Coronavirus -Mortalità elevata per gli anziani over 80
Coronavirus -Mortalità elevata per gli anziani over 80

Coronavirus, gli anziani i più a rischio

Feb 20 2020

Com'era lecito attendersi, la mortalità fatta registrare da Covid-19, il nuovo coronavirus, sui pazienti anziani è molto più elevata della media. Lo conferma una ricerca cinese condotta su oltre 44mila persone infettate dal virus e pubblicata sul Chinese Journal of Epidemiology.


Secondo i dati del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, oltre l'80% delle infezioni finora si è rivelato di lieve entità.
Il tasso di mortalità generale è del 2,3%, dato medio che risulta dal 2,8% dell'incidenza fra gli uomini e l'1,7% fra le donne. L'incidenza più elevata è fra le persone con oltre 80 anni. Tra i fattori di rischio principali vi sono malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie croniche e ipertensione. La nota positiva è il tasso zero fra i più piccoli. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che i vaccini cui di norma sono sottoposti i bambini possano fornire una sorta di protezione anche nei confronti di questo virus.


A rischiare molto sono invece gli operatori sanitari, oltre 3000 dei quali già colpiti dall'infezione. La riduzione recente dei nuovi casi di infezione potrebbe significare, sostiene lo studio, che “isolamento di intere città, trasmissione di informazioni cruciali (lavaggio delle mani, mascherine) attraverso più canali e mobilitazione di squadre multisettoriali di risposta rapida stanno contribuendo a contenere l'epidemia".
I coronavirus (CoV) sono un'ampia famiglia di virus: alcuni possono causare malattia nell'uomo e altri negli animali (come cammelli, gatti e pipistrelli). Raramente i coronavirus degli animali possono causare infezione nell'uomo e successivamente essere trasmessi da uomo a uomo. La sintomatologia varia da un semplice raffreddore o sindrome-simil-influenzale a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV).


Il 31 dicembre 2019, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ricevuto segnalazione, dalle Autorità sanitarie cinesi, circa la presenza di casi di polmonite da causa sconosciuta rilevati nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Successivamente, il 7 gennaio 2020, le Autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV), mai isolato prima, come virus responsabile dei casi.
In una fase iniziale le indagini epidemiologiche hanno evidenziato che tutti i casi di polmonite, causata dal 2019-nCoV, avevano in comune l'aver visitato un mercato cittadino di pesce e altre specie animali a Wuhan, suggerendo la trasmissione da animale all'uomo. Successivamente, sono emersi casi in soggetti che non avevano mai visitato il mercato e in operatori sanitari che avevano prestato le prime cure ai soggetti malati, ed è stata quindi confermata la trasmissione persona-persona del 2019-nCoV. Sia MERS-CoV che SARS-CoV sono noti per causare forme severe di malattia. I sintomi della malattia da (2019-nCoV) si presentano con caratteristiche cliniche comuni a diverse malattie respiratorie di natura virale come febbre, tosse, mal di gola e nei casi più severi dispnea, polmonite bilaterale, malattia respiratoria acuta severa.
La diagnosi della malattia viene effettuata attraverso test molecolari (Real Time Reverse Transcriptase-Polymerase Chain Reaction, RT-PCR) effettuati su campioni clinici di pazienti in cui ci sia il sospetto di malattia sulla base dei sintomi e segni clinici e della loro storia di viaggi nelle aree dove il virus sta circolando.


Non esiste una cura per il 2019-nCoV, come del resto per i coronavirus in generale. L'unica possibilità è il trattamento dei sintomi con farmaci per ridurre la febbre (facendo molta attenzione a non somministrare acido acetil salicilico nei bambini). In ogni caso, se si sospetta la malattia è preferibile consultare un medico.


Non esiste un vaccino per il 2019-nCoV. Per chi dovesse recarsi in aree a rischio è importante seguire alcune regole di base:

- Lavare spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi;
- Evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca con le mani non lavate;
- Evitare contatti ravvicinati con persone che sono malate;
- Evitare contatti ravvicinati con animali.

Nel caso si rientri da un'area a rischio e si manifestino i sintomi per evitare di contagiare i propri contatti e familiari è molto importante:

- Stare a casa se si hanno sintomi;
- Chiamare il proprio medico;
- Evitare il contatto ravvicinato con familiari e conviventi;
- Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce, quindi gettare il fazzoletto nella spazzatura e lavarsi le mani oppure starnutire nel gomito;
- Pulire e disinfettare oggetti e superfici.

 

FONTE: http://www.italiasalute.it/14317/Coronavirus-anziani-i-pi%C3%B9-a-rischio.html

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