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Parkinson, la denuncia delle associazioni: in Lombardia farmaci più costosi e difficili da reperire

Mag 28 2015

In Lombardia, per i malati di Parkinson è sempre più difficile e costoso reperire i farmaci necessari alla terapia. Dal novembre 2014 – a seguito del mutato quadro normativo a livello regionale – “si è determinata una situazione di sostanziale irreperibilità dei farmaci necessari presso le strutture sanitarie ospedaliere e le farmacie. Con un contestuale aumento esponenziale”. La denuncia viene dai presidenti di 12 associazioni lombarde – di cui alcune aderiscono a “Parkinson Italia” e altre sono indipendenti – che hanno scritto all'assessore regionale alla Salute, Mario Mantovani, una lettera comune per denunciare la situazione e sollecitare il suo intervento.

La cura del Parkinson richiede la somministrazione continua di alcuni farmaci specifici che ne alleviano i sintomi, per cui è prevista l'esenzione totale o parziale del pagamento: il Parkinson, infatti, è una malattia neurodegenerativa totalmente debilitante che non ha una cura risolutiva, ma solo sintomatica, e per questo, chi ne è colpito ha diritto al riconoscimento dell'invalidità civile.

Ma dal novembre 2014 è diventato più difficile e costoso reperire i farmaci nelle farmacie lombarde: i malati possono arrivare a pagare anche 54 euro per l'acquisto di una confezione, “quale differenza richiesta dalla farmacia per ottenere il farmaco originatore”, si legge nella denuncia. Un problema non da poco, se si pensa che una buona parte dei malati di Parkinson sono pensionati e quindi dispongono di redditi limitati.


A quanto risulta alle associazioni, è diventato pressoché impossibile per i malati reperire il farmaco originatore “anche per non chiare ragioni di sopraggiunta indisponibilità”. Se in precedenza i malati potevano scegliere tra il farmaco generico e l'originatore senza costi aggiuntivi, oggi le ASL e le farmacie rispondono di avere a disposizione solo farmaci generici, per i quali il sistema sanitario rimborsa interamente il costo. Reperire i farmaci originatori presso le aziende o i grossisti è possibile, ma per farlo le farmacie sono costrette a chiedere ai malati il maggior importo previsto dalla normativa, quale differenza tra il costo effettivo e il rimborso assicurato dal sistema sanitario.

Purtroppo, a differenza di quanto avviene per altre patologie, per i malati di Parkinson è altamente sconsigliabile l'utilizzo di farmaci generici, che possono provocare numerosi effetti collaterali debilitanti. Una situazione complessa, che rende ancora più difficile la gestione dei malati in un contesto già di per sé complicato e difficile. Per questo motivo le associazioni firmatarie della lettera chiedono all'assessore Mantovani “di impegnarsi personalmente affinché la nostra segnalazione giunga nelle sedi più opportune con l’obiettivo comune di trovare una soluzione equa e corretta per assicurare le giuste cure alle persone con Parkinson”.


Ma le associazioni non si limitano alla denuncia. Parallelamente è stato avviato un lavoro per dare vita a un tavolo regionale di coordinamento tra le diverse realtà regionali coordinato da Alessandro Riva, già direttore generale di Parkinson Italia. “Si tratta di un'esigenza partita dal basso: nel corso del mese di maggio ci sarà un primo incontro durante il quale saranno le associazioni aderenti a indicarci quali sono i problemi su cui andremo a intervenire per cercare una soluzione”.


Quella dei "Tavoli regionali" è un'iniziativa promossa da Parkinson Italia ONLUS, la Confederazione che raccoglie 27 organizzazioni di malati e famiglie, con 38 sedi, in tutta Italia. Lo scopo è quello di spingere le associazioni presenti in ogni regione a costituirsi in Reti regionali (indipendenti da Parkinson Italia) che siano in grado di interloquire con le istituzioni regionali locali per difendere il diritto alla salute, presentare istanze, proposte e progetti per una corretta gestione della malattia e della qualità di vita delle persone con Parkinson e delle loro famiglie.


Le associazioni che hanno firmato la lettera di denuncia sono:


Gruppo Sostegno Parkinsoniani (Carugate)
Associazione Pavese Parkinsoniani (Pavia)
Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani (Milano)
APM Parkinson Lombardia (Milano)
La Tartaruga (Cremona)
Associazione Parkinson 'Rino Gangenimi' (Delebio)
Associazione Parkinson Brescia (Brescia)
La Tartaruga Crema (Crema)
Associazione Parkinson Insubria (Legnano)
Associazione Parkinson Insubria Groane (Garbagnate M.se)
Associazione Parkinson Insubria (Cassano Magnago)
Associazione Parkinson Insubria (Varese)

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