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Asini che danno speranza ad anziani e malati psichici

Apr 09 2015

lo aveva già capito Apuleio, scrittore latino del II secolo D.C, che gli asini sono animali particolari. Nelle Metamorfosi il suo «Lucio» trasformato in asino assiste a tutte le «asinerie» umane con la proverbiale pazienza. Ed è proprio dalla pazienza di questi straordinari animali che sono partiti Patrizia De Pollo e suo marito per il progetto «Coccolandia», diventato realtà con un contributo della Fondazione CrAsti. Capita nella struttura di Sessant, sede delle cooperative sociali e associazioni: Somarkanda, S’inergia, Asini si nasce e io lo nakkui.  

 

La cosa straordinaria è che gli asini diventano una ragione di vita per ragazzi con problemi psichici e anziani delle case di riposo. 

 

Visite settimanali  

 

Basta entrare in un ricovero per capire come il tempo sia dilatato e eterno. Il progetto «Coccolandia» accende la speranza: sono le visite settimanali a Sessant. Gli anziani delle case di riposo salgono su un pulmino e vanno a prendersi cura del loro asino. Significa relazione e amore. 

 

Spiega Patrizia De Pollo: «Accarezzare un asino, prendersene cura, fa riconquistare autostima, allunga la prospettiva di vita. Aiuta a contrastare solitudine, ansia, depressione. Occuparsi di loro significa dare e ricevere coccole». Mica poco in quel tempo della vita dove spesso imperano indifferenza e male di vivere.  

 

Animali sociali  

 

Gli asini che sono «animali sociali» aspettano gli amici con i caplli bianchi: hanno una memoria eccezionale e si ricordano di ciascuno di loro. La loro forza è l’olfatto:annusano il loro «nonno» una volta e lo riconoscono per sempre. E lo fanno in modo concreto: memorizzano gli orari e quando arrivano gli vanno incontro con un bel raglio e uno scodinzolio. Quell’essere «riconosciuti» è una medicina senza pari. Il programma inizia dai nomi: onoterapia, ragliobus, merend’ asinoira, asinergia.Patrizia spiega come questi animali siano intelligenti: «Non è vero che si impuntano, sono bestie che non fanno ciò che non conoscono. Davanti al pericolo il cavallo fugge, l’asino si ferma». La cooperativa con l’arrivo della bella stagione e fino ad autunno inoltrato diventa luogo di incontro tra anziani e bambini, disabili e abili. Tutti uguali di fronte al miracolo della natura.  

 

Fattoria didattica 

 

I bimbi fanno «covare» le uova, imparano a contare il tempo e a gioire quando nascono i pulcini. Poi ci sono le oche e le caprette da accudire e anche anatre e conigli.In termini tecnici si chiama «fattoria didattica», un luogo dove si mescolano pet terapy e orti sociali, dove lavorano volontari e persone svantaggiate. Un posto dove si impara a seminare la terra, raccogliere i frutti, fare le marmellate, osservare il paesaggio, disegnare, creare. In programma ci sono anche iniziative con il carcere di Quarto.E ancora a proposito di asini un’ultima magia, degna di Apuleio: gli asini sono accumulatori di stress. Si prendono l’aggressività umana e ricambiano donando serenità.

 

FONTE: http://www.lastampa.it/2015/04/07/edizioni/asti/asini-che-danno-speranza-ad-anziani-e-malati-psichici-uc4lnjjwmm172Rb9rGixJI/pagina.html

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