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Il personale fornito da VitAssistance srl è assunto direttamente da noi ed è inquadrato con contratto nazionale domestico con qualifica COLF BADANTE. Repubblica.it

Ictus, come prevenirlo

Apr 03 2015

L'ictus è insidioso. Colpisce di norma le donne anziane, ma può rappresentare un pericolo anche prima, soprattutto in presenza di fattori di rischio come l'obesità e l'uso di pillole anticoncezionali associate al fumo o all'emicrania. Nei paesi industrializzati rappresenta la terza causa di morte (dopo malattie cardiovascolari e tumori) e la prima di invalidità, e si stima che entro il 2020 i decessi potrebbero raddoppiare a causa dell'invecchiamento della popolazione e della diffusione delle sigarette, in particolare tra le donne. Oggi, colpisce circa una donna su cinque. È per questo che ad aprile, mese per la prevenzione dell'ictus, sono diverse le iniziative in calendario: correggendo i comportamenti scorretti e tenendo d'occhio i possibili fattori di rischio, l'ictus si può infatti prevenire in quasi l'80% dei casi. La prima mossa è riconoscere la fibrillazione atriale.

Mantieni il ritmo. “La fibrillazione atriale è la forma più diffusa di aritmia cardiaca”, spiega Massimo Santini, presidente dell'associazione “Il cuore di Roma Onlus”, e direttore del centro di ricerca regionale per la diagnosi e la cura delle aritmie cardiache. “Ne soffre circa il 10% della popolazione e colpisce in prevalenza al di sopra dei 60/80 anni di età. Oggi in Italia ci sono all'incirca 120.000 nuovi casi ogni anno, ma con l'invecchiamento della popolazione è previsto che questi numeri aumentino notevolmente nei prossimi anni, con una considerevole crescita dei costi a essa collegati”. La fibrillazione atriale è caratterizzata da un battito cardiaco irregolare, che compromette la funzionalità del cuore, portando alla formazione di coaguli di sangue, che si trasformano in emboli e raggiungendo il cervello possono causare ictus. “Circa un caso ogni quattro è causato da fibrillazione atriale”, precisa infatti Santini. “Si tratta però di una patologia che se diagnosticata per tempo risulta estremamente facile da tenere sotto controllo con i farmaci”.

Ascolta il polso. È per questo che “Il cuore Roma Onlus” ha lanciato quest'anno la campagna “mantieni il ritmo” (consultabile online su ilcuorediroma.org), per sensibilizzare le persone di tutte le età su un metodo molto facile per diagnosticare precocemente la fibrillazione atriale. “Basta misurarsi i battiti cardiaci un paio di volte al giorno, magari la mattina al risveglio e la sera. Il battito in chi soffre di fibrillazione è estremamente irregolare, ed è impossibile non accorgersene se si sa come ascoltarlo”, aggiunge Santini. “Si possono usare apparecchi appositi, ma basta in realtà porre l'indice e il medio di una mano sul polso dell’altra, e con una pressione costante si può apprezzare la regolarità o irregolarità del battito cardiaco. È un esercizio che prende pochi secondi una volta imparato, e andrebbe fatto quindi da chiunque abbia superato i 50 anni, ma anche prima se si è ipertesi, o se si soffre di patologie cardiache”.

Una app per prevenire. Altro aspetto fondamentale per la prevenzione dell'ictus è adottare uno stile di vita corretto. Un'attenzione che deve iniziare sin dalla prima infanzia, perché secondo i dati dell'Oms l'obesità (che rappresenta un fattore di rischio per questa patologia) in Europa interessa ormai un bambino su tre tra i sei e i nove anni. Un'alimentazione sana è dunque importante a tutte le età, ma anche evitare il fumo e tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Per saperne di più sui fattori di rischio dell'ictus, e imparare a riconoscere i primi segni della malattia e come reagire, l'associazione Alice Italia Onlus, insieme ai ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Firenze e del Cnr, ha realizzato “Ictus 3R”, applicazione scaricabile da pc e smartphone che fa leva su tre azioni: riconoscere, reagire e ridurre.

Conosci il tuo livello di rischio. “Ictus 3R è stata ideata per favorire la conoscenza della malattia”, spiega Domenico Inzitari, responsabile Stroke Unit Ospedale Careggi di Firenze e professore in neurologia presso il dipartimento di scienze neurologiche e psichiatriche dell’Università di Firenze. “Attraverso questa app si può comprendere come si manifesta, si cura e si previene un ictus, quali possono essere le conseguenze e in che modo intervenire tempestivamente ai primi sintomi. Abbiamo realizzato i contenuti scientifici e divulgativi che aiutano a riconoscere i segnali dell’ictus, grazie ai quali è possibile capire una potenziale emergenza. Ogni utente, inoltre, potrà conoscere il proprio livello di rischio in qualsiasi momento”. Sul sito di Alice Italia Onlus è possibile anche trovare l'elenco delle Stroke Unit di ogni regione.

 

FONTE: http://d.repubblica.it/attualita/2015/04/03/news/3_4_ictus_come_prevenirlo_mettere_foto_-2547727/

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