Como, frode fiscale milionaria La truffa dell’assistenza ai disabili

Nov 27 2017

La veste utilizzata era quella di una cooperativa sociale senza scopo di lucro che offriva assistenza a domicilio a centinaia di anziani e disabili. Per la guardia di finanza di Como però, l’ente era in realtà un’impresa commerciale che non aveva dunque diritto alle agevolazioni. Le Fiamme gialle contestano un’evasione fiscale di circa 3,5 milioni di euro e hanno verificato la presenza di quasi 130 lavoratori irregolari, 18 dei quali in nero. L’evasione, che sarebbe iniziata già nel 2013, è stata accertata dal gruppo della guardia di finanza di Como, agli ordini del comandante, tenente colonnello Salvatore Marachi. L’indagine è partita da un accertamento dei verificatori delle Fiamme gialle sull’attività della Cooperativa sociale Costanza, con sede legale a Como in via Cigalini e sedi operative a Saronno e nel Milanese. L’ente poteva contare su 147 infermieri e offriva assistenza a domicilio a centinaia di anziani e disabili residenti nelle province di Como, Varese e Milano. Dopo le prime verifiche della Finanza, la Procura di Como ha aperto un’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Pasquale Addesso. L’amministratore di fatto della cooperativa, Raffaele De Vincentis, un 50enne di Saronno e il figlio 27enne Stefano, residente a Garbagnate Milanese, legale rappresentante della cooperativa, sono stati denunciati per omessa dichiarazione. Nessuna responsabilità per gli altri soci e i dipendenti.

 

La guardia di finanza del gruppo di Como ha accertato che, tra gli infermieri della cooperativa, 18 lavoravano completamente in nero mentre gli altri 129 erano irregolari perché assunti con un contratto non ammesso dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. I militari delle Fiamme gialle hanno accertato 2,5 milioni di redditi non dichiarati, 800 mila di Iva non dichiarata e 200 mila euro di ritenute fiscali trattenute ai lavoratori dalla busta paga ma non versate allo Stato. I lavoratori sono dunque anche parte lesa, perché non risultano versati i contributi che pure sono stati loro trattenuti dal salario. Per i finanzieri, «grazie alla totale esenzione dal pagamento delle imposte, la cooperativa ha potuto praticare prezzi più vantaggiosi, tali da incrementare gli affari e distorcere le corrette regole della concorrenza». Per i lavoratori in nero è scattata la maxisanzione, che ha portato a multe per complessivi 190 mila euro.

 

Il presidente di Confcooperative Insubria, Mauro Frangi, ha precisato che la cooperativa smascherata dalle Fiamme gialle non era iscritta all’associazione. «Dietro al fenomeno delle false cooperative — ha detto Frangi — spesso ci sono sedicenti imprenditori senza scrupoli che utilizzano la forma cooperativa per sfruttare il lavoro e trarre indebiti vantaggi personali. Contro i truffatori e imbroglioni servono i controlli».

 

FONTE:http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_ottobre_29/como-frode-fiscale-milionaria-assistenza-disabili-anciami-copperativa-sociale-costanza-e4b860fe-bc17-11e7-b9f3-82f15d252a79.shtml?refresh_ce-cp

 

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