È un semplice test del sangue e, secondo gli scienziati che lo hanno messo a punto, è in grado di svelare quante probabilità ci sono di avere un infarto da qui a 5 anni. Tutto nasce da una scoperta di un team di ricercatori dell’Imperial College e dell’University College di Londra, che ha osservato come alti livelli di un tipo di anticorpi siano collegati a un basso rischio di sviluppare problemi di cuore, indipendentemente da altri fattori di rischio.
Il nuovo test misura proprio questo: la presenza degli anticorpi “scudo” che sembrano proteggere il corpo da un attacco di cuore, anche quando il colesterolo e la pressione sanguigna risultano alti. Gli scienziati hanno studiato più di 1.700 soggetti inquadrati come a rischio di sviluppare problemi cardiaci. Durante i cinque anni e mezzo di durata del test, i ricercatori hanno scoperto che le persone con il più alto numero di anticorpi presentavano un rischio di malattia coronarica o di infarto più basso del 58% e una probabilità di essere colpiti da ictus o altri eventi cardiaci più bassa del 38%.
«La correlazione fra un sistema immunitario più forte e robusto e un’azione protettiva dagli attacchi cardiaci è stata una scoperta entusiasmante», racconta al Telegraph il capo ricercatore Ramzi Khamis. «Migliorando il modo in cui identifichiamo le persone a più alto rischio di attacchi di cuore - spiega - possiamo offrire loro cure adeguate. Speriamo anche di esplorare modalità per rafforzare il sistema immunitario in modo che possa esercitare appieno questa azione protettiva dalla malattia cardiaca».