Anziani e disabili maltrattati. Controlli a tappeto nei centri-lager
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Anziani e disabili maltrattati. Controlli a tappeto nei centri-lager

Feb 22 2016

La scena si ripete. Si vedono sagome inermi in carrozzina che si coprono la testa con le braccia nel tentativo di difendersi dalle botte. Oppure sono stese sul letto, incapaci di muoversi, e subiscono insulti e schiaffi. Gente nuda davanti ai bagni, due per decine di ospiti. Ci sono anche bambini. Vengono rinchiusi nello sgabuzzino per punizione, afferrati per la collottola e trascinati come sacchi. Dal 6 gennaio al 15 febbraio i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni hanno sventato diverse situazioni infernali nei centri per ricovero di anziani e persone con disabilità. Risultato, sequestri e arresti.

I «carnefici»

Al rapporto della scorsa settimana manca l’episodio avvenuto due giorni fa a Vercelli, a La Consolata di Borgo Ale. In manette 18 operatori, 4 donne e 14 uomini. Carnefici, come li ha definiti il questore del capoluogo piemontese, Salvatore Pagliazzo Bonanno. Non serve aggiungere altro alle sue parole. Per rabbrividire, basta scorrere il bilancio di un mese di attività dei Nas, braccio operativo del ministero della Salute. Su 450 ispezioni, sequestrati 3 centri di ricovero con carenze strutturali e organizzative oltre a medicinali scaduti e oltre 300 chili di cibi avariati. Dieci gli arresti al Villaggio Eugenio Litta di Grottaferrata, gestito dei padri Camilliani: alcuni dipendenti maltrattavano selvaggiamente disabili, fra loro dei quattordicenni. Misura di sospensione dall’esercizio di pubblico servizio per 6 mesi in una casa di accoglienza socio sanitaria di Decimomannu, provincia di Cagliari. Gli operatori si accanivano su pazienti con malattie psichiatriche. Segnalate a vario titolo alle autorità amministrative e giudiziarie oltre 130 persone. Rilevate nel complesso 80 infrazioni al Codice Penale, 109 le sanzioni amministrative.

I controlli

Il rapporto dei Nas è in un certo senso rassicurante. Significa che i controlli sono stati intensificati e c’è la volontà di stroncare la rete dei soprusi a danno dei più fragili. Il problema è che a volte per i parenti, in difficoltà economiche, non esistono alternative. Si tratta di nonni, genitori o figli privi di autonomia e la cui presenza in casa è inconciliabile con la vita di famiglia (e un peso).

I lager

Il fenomeno dei lager richiede però iniziative forti. Reprimere non basta. E’ necessario prevenire con controlli severi delle strutture al momento della richiesta delle autorizzazioni e nel corso dell’attività. Chi se ne deve occupare? Cosa fanno le Asl e gli ispettori incaricati a vario titolo di vigilare sulla gestione dei centri? Nel settore c’è oltretutto grande confusione. Accanto alle Rsa (residenze assistenziali per anziani), pubbliche e convenzionate, che fanno parte del sistema sanitario nazionale e che dovrebbero essere più affidabili. Esistono case di riposo non sanitarie, di competenza dei Comuni. «Terra di nessuno, hotel senza stelle», li definisce Jessica Faroni, presidente dell’associazione ospedalità privata del Lazio (Aiop). «Anche nel campo dell’handicap mentale è così. Accanto a una rete di strutture di assistenza e riabilitazione di pertinenza Asl esiste un mondo di semiclandestinità dove finiscono i più sfortunati degli sfortunati. Spesso le famiglie non possono permettersi il pagamento delle rette, e mi riferisco alle Rsa: circa 1800 euro al mese, pochi gli esenti».

I centri abusivi

L’effetto è l’aumento del ricorso ai centri abusivi. La lettura dell’home page del Villaggio Eugenio Litta, di Grottaferrata fa traballare ogni certezza: «Istituto di riabilitazione che persegue finalità e prospettive terapeutiche nei campi della riabilitazione neuromotoria, psicofisica e sensoriale…Ha ricevuto l’accreditamento istituzionale definitivo dalla Regione Lazio nel 2013. Garantisce il diritto al rispetto della dignità personale degli utenti, la riservatezza e l’identificazione del personale dedicato ai pazienti». Eppoi immagini di una residenza accogliente, ambulatori e stanze confortevoli, operatori sorridenti. Ricordiamolo nuovamente. Qui l’8 febbraio, 16 ragazzi picchiati, mortificati e violati da chi li avrebbe dovuti proteggere, e presi scopettate da una donna delle pulizie.

La legge in Senato

In Senato è in discussione da un anno una legge proposta dal ministro Lorenzin e approvata dal Consiglio dei ministri nel 2014. Tra l’altro prevede di aumentare di un terzo le sanzioni penali a carico di chi abusa e maltratta anziani e disabili ricoverati in strutture dedicate. Non risolverebbe il problema ma almeno le nuove norme potrebbero costituire un deterrente. La Lorenzi non perde occasione per elogiare l’azione dei Nas e spronare i parlamentari a non perdere altro tempo. Ora il provvedimento è all’esame della Commissione Sanità del Senato e aspetta di andare in aula per il primo voto.

 

FONTE: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_febbraio_21/anziani-disabili-maltrattati-controlli-tappeto-centri-lager-67d043ec-d8cd-11e5-842d-faa039f37e46.shtml

 

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