Più controlli su colf e badanti. Lo prevede la bozza della legge di Bilancio che, a questo scopo, introduce nuove misure di contrasto all’evasione contributiva e fiscale nel settore dei lavori domestici. L’apposita norma stabilisce che Agenzia delle entrate e Inps realizzino “la piena interoperabilità delle banche dati” ed effettuino “attività di analisi del rischio e controlli sui dati retributivi e contributivi, anche comunicati in fase di assunzione”, e mettano in atto “interventi volti alla corretta ricostruzione della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori domestici”.

 

Per favorire l’adempimento spontaneo, inoltre, l’Agenzia delle entrate “mette a disposizione del contribuente” i dati e le informazioni acquisiti e li utilizza anche “per la predisposizione della dichiarazione precompilata” e per segnalare allo stesso contribuente “eventuali anomalie”.

 

“È un grave errore pensare che si possa combattere il lavoro nero nel settore domestico recuperando l’evasione di colf e badanti note all’Inps ma sconosciute al fisco, attività certamente dovuta ma che si poteva fare da più di vent’anni.

 

Al contrario, il rischio è che si possa favorire la crescita del sommerso”, commenta il presidente di Assindatcolf, Andrea Zini.

 

FONTE: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/24/manovra-collegamenti-piu-stretti-tra-inps-e-agenzia-delle-entrate-per-i-controlli-sui-contributi-di-colf-e-badanti/7332698/

 

 

 

 

Per colf, badanti e braccianti è iniziata la campagna di regolarizzazione. La sanatoria potrà essere presentata all’Inps solo per i cittadini italiani o comunitari.

A stabilirlo è il decreto Rilancio precisando che per i cittadini extracomunitari il percorso è diverso e le domande dovranno essere presentate direttamente all’Ufficio Immigrazione presso le Questure. L’Inps si occuperà solo dei residenti in Italia e dei paesi Ue.

 

Modalità di regolarizzazione

A precisarlo è l’Inps in una recente circolare, la numero 68 del 31 maggio 2020, che fornisce le istruzioni per presentare domanda di condono delle posizioni lavorative da regolarizzare facendo emergere il lavoro in nero. La domanda – spiega la circolare – dovrà essere presentata esclusivamente in maniera telematica entro il 15 luglio 2020. Le modalità di regolarizzazione riguardano i soli datori di lavoro italiani ovvero cittadini italiani o di Stati membri della Ue in possesso di permesso di soggiorno e che devono regolarizzare un rapporto di lavoro dipendente irregolare che sia stato instaurato prima del 19 maggio, data di entrata in vigore del decreto Rilancio, e risultino ancora in essere alla data di presentazione della domanda di emersione.

 

I datori di lavoro interessati

Possono essere presentate domande di regolarizzazione per le attività specificate dal decreto e cioè per il settore dell’agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse;  assistenza alla persona per se stessi o per componenti della propria famiglia, ancorché non conviventi, affetti da patologie o disabilità che ne limitino l’autosufficienza;  lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare. In relazione alle attività di assistenza alla persona o di sostegno al bisogno familiare, si precisa che sono equiparati ai datori di lavoro domestico persona fisica anche alcune particolari persone giuridiche, ovvero le convivenze di comunità religiose (conventi, seminari) e le convivenze militari (caserme, comandi, stazioni), che hanno lavoratori addetti al servizio diretto e personale dei conviventi, nonché le comunità senza fini di lucro (orfanotrofi e i ricoveri per anziani il cui fine è prevalentemente assistenziale), qualunque sia il numero dei componenti.

 

Requisiti di reddito

Il decreto Rilancio ha stabilito che l’ammissione alla procedura di emersione è condizionata all’attestazione del possesso, da parte del datore di lavoro, ente o società, di un reddito imponibile o di un fatturato risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente non inferiore a 30.000 euro annui. Per quanto concerne i datori di lavoro domestico o badanti, il reddito imponibile del datore di lavoro non può essere inferiore:  a 20.000 euro annui, in caso di nucleo familiare composto da un solo soggetto percettore di reddito; a 27.000 euro annui, in caso di nucleo familiare inteso come famiglia anagrafica composta da più soggetti conviventi.

 

Costi e adempimenti

Con la dichiarazione di emersione il datore di lavoro si impegna a versare un contributo di 500 euro per ciascun lavoratore. Oltre a ciò bisognerà versare una somma forfettaria che verrà fissata per decreto per le somme spettanti a titolo retributivo, contributivo e fiscale, insieme a una marca da bollo da 16 euro. La domanda per la sanatoria dovrà contenere una dichiarazione, pena annullabilità, dei requisiti di cui sopra e la dichiarazione di aver versato le somme indicate. Con l’accettazione della regolarizzazione da parte dell’Inps – si legge nella circolare – vengono sospesi anche i procedimenti amministrativi e penali pendenti o futuri a carico dei datori di lavoro “per l’impiego di lavoratori per i quali è stata presentata la dichiarazione di emersione, anche se di carattere finanziario, fiscale, previdenziale o assistenziale”.

 

FONTE: https://www.investireoggi.it/fisco/regolarizzazione-colf-badanti-e-braccianti-come-funziona-la-sanatoria-inps/

 

L‘INPS ha effettuato tutta una serie di controlli ed ha anche inviato tutta una serie di avvisi ai contribuenti. Ma di cosa si tratta? L’INPS avrebbe avviato tutta una nuova serie di accertamenti che saranno effettuate nelle prossime settimane e nel contempo ha anche inviato tutta una serie di lettere per gli accertamenti già effettuati. Ma chi sarà oggetto di questi accertamenti e quali sono i motivi. Ad essere nel mirino del nuovo controllo dell’INPS sono tutti coloro che non hanno pagato i contributi per baby sitter, colf e badanti.

Sono queste le ultime notizie che arrivano e che confermano l’intenzione da parte dell’INPS di inviare avvisi dapprima bonari ai datori di lavoro domestico.

Effettivamente in cosa consistono questi nuovi controlli dell’INPS?

 

Controlli Inps in arrivo, ma per chi?

Come abbiamo visto, a finire nel mirino dei controlli da parte dell’INPS sono i datori di lavoro domestico e si tratta di controlli che hanno soltanto l’obiettivo di monitorare i correnti versamenti contributivi a favore di baby sitter, colf e badanti. Il versamento di questi contributi permette di poter regolarizzare il rapporto di lavoro e così come avviene per qualsiasi tipo di lavoratore, permette a quest’ultimi di poter raggiungere la possibilità di calcolo della pensione, ma anche tutta un’altra serie di benefici tra i quali il diritto alla disoccupazione, il congedo di maternità e l’assicurazione contro gli infortuni. Il calcolo dei contributi va effettuato con una cadenza trimestrale quanto il datore di lavoro deve effettivamente versare dipende dal tipo di contratto che si stipula e dalle ore di lavoro. Ovviamente sarà diverso il calcolo dei contributi nel caso in cui si tratti di una colf o badante, in quanto se le ore di lavoro superano le 24 ore a settimana, il contributo sarà fisso.

Nel mirino comunque finiranno i controlli riguardanti gli anni a partire dal 2014 in poi e tutti quei casi in cui allo stesso INPS, dovesse risultare il mancato versamento di almeno un trimestre dei contributi dovuti per i lavoratori domestici. Al fine di difendersi da sanzioni, una volta che si riceve l’avviso bonario si consiglia ai datori di lavoro di versare i contributi a baby-sitter colf e badanti entro 30 giorni dalla data di recapito dell’avviso che precede l’emissione della cartella esattoriale.  Nel caso in cui invece il datore di lavoro domestico, volesse la pretesa del parte dell’INPS, dovrà semplicemente rispondere all’avviso nelle modalità che sono descritte proprio all’interno della comunicazione e lo potrà fare entro 30 giorni.

 

In arrivo controlli anche dell’Agenzia delle Entrate

Non si tratta soltanto di controlli da parte dell’INPS,  anche da parte dell’Agenzia delle Entrate ed alcuni di questi sono stati già effettuati In alcune zone d’Italia.

Si richiama l’attenzione delle sedi sulla necessità di effettuare i controlli propedeutici al corretto aggiornamento delle posizioni, prima di procedere alla conferma del credito delle inadempienze in parola.

 

A titolo esemplificativo vengono di seguito indicate le tipologie di attività da realizzare:

• Sistemazione dei bollettini anomali e/o “fuori lista”;

• Verifica se esistono domande di Sospensione contributiva per i Trimestri compresi nella regolarizzazione; in tal caso i Trimestri non sono dovuti e vanno eliminati dalla regolarizzazione;

• Verifica presenza di una istanza di regolarizzazione relativamente allo stesso periodo dell’avviso di accertamento non ancora inserita in procedura: questa andrà inserita dalla Sede ed avrà la precedenza rispetto all’inadempienza come “Silente”.

• Verifica presenza in procedura di una Regolarizzazione per lo stesso Rapporto di Lavoro con periodi in tutto od in parte sovrapposti a quella come Silente. In tal caso, la regolarizzazione preesistente, che è stata inserita dalla Sede a seguito di precedente istruttoria, ha la precedenza, anche se fosse ancora nello stato “Acquisita”. Ne consegue che la Sede dovrà cancellare l’Inadempienza come Silente quando i periodi sono tutti sovrapposti oppure eliminare da quella Silente i periodi sovrapposti, lasciando solo quelli dovuti e non presenti in altre regolarizzazioni.

• Ricerca nell’applicazione “Incasso Contributi DE.U.” di un eventuale F24 pagato dallo stesso datore di lavoro per una inadempienza Lavoratori Domestici non contabilizzata, riferita allo stesso rapporto di lavoro e agli stessi trimestri oggetto dell’avviso di accertamento predisposto per la spedizione.

 

Per gli avvisi di accertamento relativi a rapporti di lavoro iscritti a seguito di domande di emersione (L. 102/2009 e D.Lgs. 109/2012) si ricorda che i datori di lavoro erano esentati dal pagamento delle sanzioni soltanto fino alla stipula del contratto di soggiorno; ne consegue che i trimestri risultati ad oggi scoperti da contribuzione sono assoggettati, secondo quanto disposto dall’art. 116, commi 8 e ss., della legge n. 388/2000.

Si ricorda che è possibile, con le consuete modalità, visualizzare e modificare i dati delle inadempienze nello stato di acquisita, anche rimuovendo alcuni trimestri.

 

FONTE: https://www.controcopertina.com/2018/inps-e-agenzia-entrate-accertamenti-ora-e-spedite-tante-lettere-tutti-i-dettagli-5119

Se non vuoi assumere direttamente il lavoratore, l‘agenzia interinale assume il lavoratore e lo presta al cliente. L’agenzia diventa datore di lavoro al posto del cliente. Tutte le incombenze e le responsabilità burocratiche sono a carico dell’agenzia. Contratti, licenziamenti, paghe, Inps, Inail, TFR, Tredicesima e ferie, non dovrai più preoccuparti di nulla.

Vitassistance® Srl assume il personale direttamente Eliminando tutte le incombenze burocratiche.

Affidarsi alla prima persona che capita può essere molto pericoloso non solo riguardo alla professionalità ma anche dal punto di vista legale. VitAssistance® srl vi offre la totale legalità dei contratti.

La colf badante che presta servizio presso di voi, deve essere assunta con contratto lavoro domestico con la qualifica di colf badante per essere legale.

Il personale fornito da VitAssistance® srl e’ assunto direttamente da noi ed è inquadrato con contratto nazionale domestico con qualifica COLF BADANTE.

Il Cliente non ha rapporti contrattuali diretti con le assistenti ma solo con VitAssistance® srl, che si assume tutte le responsabilità della gestione del servizio e gli oneri previdenziali o fiscali.

La durata dei contratti è determinata dalla volontà del Cliente che può sospendere o interrompere del tutto il contratto a seconda del bisogno.

A differenza di altre aziende che si limitano solo ad amministrare la badante, senza assumersi, però, nessuna responsabilità o rischio dato che la badante è una tua dipendente, VitAssistance® Srl mette a tua disposizione un nostro lavoratore assunto direttamente da noi.

Questo servizio ha un costo mensile che dipende dalle mansioni richieste e dalla copertura oraria richiesta. L’agenzia emette fattura mensile e il cliente non ha nessuna incombenza e nessun rapporto burocratico con i lavoratori.

Pensiamo a tutto noi

Stai cercando una persona esperta e fidata che operi nel settore della cura della persona e della famiglia senza rischi, responsabilità o inutili perdite di tempo da parte Tua?